Napoli: Vincite "particolari"

Di Fabio Felici


“Il dubbio è scomodo ma solo gli imbecilli non ne hanno”. Insomma secondo Voltaire avere dei dubbi è un segno di buon intelletto. Un dubbio non è per forza una condanna ma più semplicemente la voglia di capire, di saperne di più. Ed un alone di mistero, con relativi dubbi, circonda la vincita al Lotto centrata martedì 24 settembre nella ricevitoria di via Jannelli al Vomero. La vincita in questione è di quelle mai viste, non tanto per l’importo giocato e riscosso, ma piuttosto per la sua forma tecnica. Una signora, dallo spiccato accento napoletano, ha infatti giocato per ben 10 volte lo stesso ambo. E qui nasce il primo dubbio. Perché non puntare, come si fa di solito, su 10 coppie differenti aumentando così le probabilità di vincita? Su ogni ambo è stata effettuata una giocata di 100 euro. Secondo dubbio: nel 99% dei casi su un ambo si giocano 1, 2 massimo 10 euro. Perché esporsi con ben 1000 euro totali su questa coppia? Insomma una giocata piena di anomalie tecniche e che ha fruttato una vincita totale di ben 250.000 euro. Se dalla ricevitoria coinvolta dalla vicenda non trapelano notizie, anche da un attento esame dei numeri giocati non escono grandi indicazioni. Il super ambo è il 25-44 sulla ruota di Torino. Nell’estrazione oggetto della ricca vincita, il 44 era il numero più in ritardo sul compartimento piemontese ed il 25 faceva parte della top ten degli estratti più attesi. Ma si trattava di ritardi “normali”, nettamente inferiori a quelli del 78 su Venezia, del 22 su Palermo e dell’8 su Milano, tutti numeri che ventava un assenza a tre cifre. Anche il 13, l’estratto più atteso su Napoli, proponeva un ritardo più elevato. Terzo dubbio: perché la signora ha scelto quei numeri e la ruota di Torino, mentre c’erano combinazioni statisticamente più interessanti? Andreotti diceva che “a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca”. Qui nessuno pensa male, ma speriamo che qualcuno ci faccia “azzeccare” i motivi di una giocata, con relativa vincita, così particolare.

Articolo pubblicato anche su IL MATTINO.